sabato 17 dicembre 2011

I miei consigli per rimanere e tornare in salute (quarta parte)


Li analizzeremo nei dettagli in seguito

Non sono in ordine di importanza

1) Non utilizzare creme chimiche per la pelle. Non mettere sulla tua pelle, del viso o del corpo, qualsiasi cosa che non mangeresti. La tua pelle è un organo che assimila qualsiasi sostanza, buona o cattiva che sia e la mette in circolo nel sistema sanguigno nell’arco di 20 minuti. Se usi creme, lozioni, filtri solari, cosmetici, creme antitraspiranti, saponi o sciampi che contengono sostanze chimiche, stai intossicando il tuo fegato. Per esempio, una ricerca svizzera sui filtri solari ha scoperto che cinque dei comuni ingredienti contenuti sono cancerogeni. In realtà l’esposizione al sole non provoca il tumore, mentre l’uso di filtri solari si!

2) Non usare acqua clorata per lavarti o per fare il bagno. Come ho appena spiegato nel punto 1, ogni sostanza che metti sulla pelle penetra nell’organismo ed entra in circolo. Il cloro presente nell’acqua dell’acquedotto o nelle piscine, raggiunge le arterie, le vene ed i vasi sanguigni e crea delle piccole crepe che l’organismo cicatrizza; ma su quelle cicatrici si fermano e si fissano il colesterolo ed il calcio presenti nel sangue. Questi creano poi le famose placche che causano così tanti problemi cardiovascolari. Per cui fai installare un addolcitore in casa (toglie anche il cloro) oppure un filtro a carboni attivi.

3) Elimina il Glutammato Monosodico. È una sostanza chimica neurotossica utilizzata nei cibi fast food, nei dadi e nei cibi preconfezionati per insaporirli. È pericoloso e potenzialmente mortale in dosi elevate. Fa ingrassare, aumenta l’appetito, favorisce la depressione, provoca dipendenza e patologie di tutti i tipi. Sulle etichette dei cibi confezionati potrebbe essere mascherato da definizioni tipo: spezie, aromi artificiali, proteine vegetali idrolizzate, ecc.

4) Elimina dalla tua dieta gli oli idrogenati. Il  processo  di  idrogenazione,  messo  a  punto all'inizio  del  XX  secolo,  consente  di  aggiungere  alcuni  atomi  di idrogeno  all'olio,  trasformandolo  così  in  grasso  solido.  Il  tuo corpo  non  lo  riconosce  come  cibo,  perciò  quando  mangi  questo tipo di grasso non ti senti mai sazio. L'olio viene riscaldato a una temperatura variabile da 120 a 210 gradi (di solito 170-180 gradi) in  presenza  di  un  catalizzatore  (il  nichel  è  il  più  usato)  e  di idrogeno.  Nel  corso  di  questo  processo,  vengono  modificati  gli acidi grassi, i quali passano dalla forma “cis” (naturale) alla forma “trans” (innaturale) in misura che varia dal 25% al 45%.  I prodotti che solitamente contengono gli oli idrogenati sono: margarine, prodotti da forno confezionati, basi per dolci, torte, dolciumi, biscotti, popcorn, tanti tipi di chips, oli per friggere, patatine fritte, snack, preparazioni di cibi in tante catene di fastfood, tanti tipi di burro di arachidi, minestre in polvere o in scatola, alcuni prodotti, considerati “cibi sani”, altri prodotti sugli scaffali dei supermercati.

5) Depura il tuo fegato almeno una o due volte all’anno. Questo  organo  vitale  svolge  più  di  600 funzioni nel tuo corpo, tra le quali:
·         Disintossica  il  corpo  da  tutte  le  sostanze  dannose  che incontra.
·         Disintossica il corpo da sostanze inquinanti ambientali. 
·         Ogni  giorno  filtra  fuori  dal  sangue  circa  50  litri  di  tossine  e sostanze  dannose  e  consente  alle  sostanze  nutritive  di raggiungere le cellule.  
·         Produce  più  di  13.000  sostanze  chimiche  ed  ormoni  cruciali inclusi  colesterolo,  testosterone  ed  estrogeno.  Inoltre manovra più di 50.000 enzimi per mantenere un corpo sano.
·         Quando  sei  sovraccarico  di  tossine  provenienti  da  alcol, medicinali,  sostanze  chimiche  presenti  nella  casa  o nel ambiente,  fumo,  smog,  cloro  nell'acqua,  pesticidi, conservanti, alimenti trattati industrialmente e altre sostanze pericolose, il tuo fegato trova un altro modo per eliminare i rifiuti.  Crea  dei  grumi  di  grasso  che  raccoglie  nel  fegato stesso.  Questi  grassi  si  riversano  inoltre  nel  tuo  flusso sanguigno  sotto  forma  di  trigliceridi,  che  incrementano  il rischio di malattie cardiache. 
·         Il  tuo  fegato  inoltre,  muove  queste  tossine  in  altre  aree  del corpo,  includendo  la  pelle.  In  effetti,  certi  problemi  della pelle come la forfora o la psoriasi sono dei segnali eloquenti che il tuo fegato non funziona come dovrebbe.
·         Questo si traduce in un sistematico avvelenamento del corpo  che  ti  priva  della    forza,  della  vitalità...  e  persino  dell'impulso sessuale. Fatica cronica, mal di testa, intestino irritabile, dolori alle  giunture,  vista  scarsa,  indigestione  cronica,  malattie neuromuscolari,  problemi  di  glicemia, allergie,  congestione polmonare,  insufficienza  renale,  disfunzione  sessuale, ipertensione  e  disordini  del  sistema  immunitario  derivano spesso da un fegato intossicato. 

I bambini, soprattutto quelli piccoli, non si chiedono mai se ciò che stanno assumendo come alimentazione, acqua, bibite, latte, caffè, alcolici, sale oppure dentifrici, chewingum, medicinali, tè, ecc. sono nocivi oppure no. È responsabilità dei genitori e della scuola informarsi correttamente e dare il buon esempio, dato che i bambini seguiranno ciò fanno gli adulti, perché si fidano (e d’altronde perché non dovrebbero?)

Recentemente è uscito un libro estremamente importante per chi è attento ad evitare i danni causati da un sistema di vita scorretto. The China Study è  una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattieDenuncia anche la disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Si tratta dello studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.


The China Study - Libro Da non perdere

giovedì 15 dicembre 2011

I miei consigli per rimanere e tornare in salute (terza parte)


Li analizzeremo nei dettagli in seguito

Non sono in ordine di importanza

1) Per condire usa Olio Extra Vergine d’Oliva di qualità. Evita gli altri oli; gli oli di semi solitamente vengono estratti a caldo oppure con solventi, alterandone le proprietà e rendendoli tossici. Usa Olio Extra Vergine d’Oliva estratto a freddo e con procedimenti meccanici. Manterrai inalterate le sue ottime qualità.

2) Evita di utilizzare olio cotto o fritto. Aggiungilo sempre alla fine crudo, in questo modo inserirai nel tuo organismo degli acidi grassi benefici (chiamati “cis”). La cottura o la frittura, trasformano gli acidi grassi contenuti negli oli nella forma “trans” e li rendono molto dannosi per l’organismo.

3) Non evitare i grassi per paura di ingrassare. Non sono i grassi che ti fanno aumentare di peso. Se utilizzi i grassi giusti ed in modo corretto, come spiegato nei punti 1 e 2, non ingrasserai e anzi, potresti persino diminuire di peso. Moltissime ricerche, ampiamente documentate nel libro The China Study rivelano che i principali responsabili dell’aumento di peso corporeo sono le proteine di origine animale.

4) Evita qualsiasi tipo di droga. Ti impediscono di essere presente e percepire ciò che stai facendo. Non entrare in questa spirale discendente; leggi l’opuscolo e guarda il filmato presenti nel sito “La Verità sulla Droga”, ottieni più dati possibili su questa pratica insana e mortale.

5) Cerca di evitare il più possibile i cibi conservati. I cibi vengono conservati utilizzando principalmente sostanze chimiche e dannose derivate dal petrolio. Sono sostanze che il nostro organismo riesce ad eliminare quando sono in quantità limitate, cioè se mangi uno o due cibi al giorno che li contengono. Purtroppo non è più così, leggi le etichette e ti accorgerai che sono contenuti in ognuno dei cibi conservati che acquisti. Quando il corpo non riesce più ad eliminarli li accumula nel grasso e questo è il motivo per cui potresti non sentirti bene quando ti metti a dieta: rientrano in circolo nel sangue in quantità e ti intossicano.

I bambini, soprattutto quelli piccoli, non si chiedono mai se ciò che stanno assumendo come alimentazione, acqua, bibite, latte, caffè, alcolici, sale oppure dentifrici, chewingum, medicinali, tè, ecc. sono nocivi oppure no. È responsabilità dei genitori e della scuola informarsi correttamente e dare il buon esempio, dato che i bambini seguiranno ciò fanno gli adulti, perché si fidano (e d’altronde perché non dovrebbero?)

Recentemente è uscito un libro estremamente importante per chi è attento ad evitare i danni causati da un sistema di vita scorretto. The China Study è  una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie. Denuncia anche la disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Si tratta dello studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.


The China Study - Libro Da non perdere

mercoledì 26 ottobre 2011

I miei consigli per rimanere e tornare in salute (seconda parte)


Li analizzeremo nei dettagli in seguito

Non sono in ordine di importanza

The China Study - Libro

1) Evita di bere caffè. Rovina le pareti dello stomaco che si assottigliano e si atrofizzano, oltre a restringere i vasi sanguigni. Il caffè è un vero e proprio veleno; infatti si comporta come un veleno: una piccola quantità agisce da stimolante, una quantità maggiore agisce da calmante e una quantità ancora superiore uccide. Inoltre la caffeina contenuta nel caffè crea dipendenza. Il caffè non dovrebbe essere bevuto, tuttavia è estremamente benefico se usato per enteroclismi. Esistono valide alternative che non contengono caffeina: caffè d’orzo oppure caffè di cereali e cicoria.

2) Evita di bere alcolici e superalcolici. L’alcool è un acido, è una micotossina prodotta da lieviti. Distrugge le pareti epatiche e una gran quantità di enzimi necessari per la digestione. Le donne che consumano alcool hanno il 41% di probabilità in più di sviluppare cancro al seno rispetto a quelle che non ne bevono. L'alcol può causare malnutrizione in due modi; per eccesso e per difetto. Berne poco ma spesso oppure in certe occasioni provoca eccesso di peso, mentre oltre certe dosi provoca magrezza. 

3) Evita i dentifrici contenenti fluoro. Il fluoro è tossico per la mente, annulla la volontà. Può provocare fragilità ossea, depressione del sistema enzimatico, sindrome di Down, tumori alle ossa, deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione, calo dell’acutezza mentale, depressione, riduzione delle funzioni della tiroide e aumento di peso corporeo. Fonti di fluoro possono essere: acqua in bottiglia, dentifrici, chewingum, medicinali, fertilizzanti, bevande gassate, tè in bottiglia o in lattina, integratori, bastoncini di pesce o di pollo (se meccanicamente disossati), alcuni vini, alcune birre, cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon, alcuni sali da cucina fluorati, alcuni tipi di anestetici, sigarette.

4) Elimina il latte e i latticini. L’uomo è l’unico mammifero che beve il latte di un’altra specie anche dopo essere diventato adulto. La caseina, che costituisce l’87% delle proteine del latte, favorisce tutte le fasi del processo tumorale. 

5) Evita il sale raffinato. Il sale comune da cucina contiene solo cloruro di sodio ed è quindi estremamente sbilanciato. Il nostro corpo necessita di sali minerali, non di sale da cucina. Provoca ipertensione e predispone all’osteoporosi dato che provoca perdita di calcio nelle urine. Il sale iodato è ancora peggio, oltre ad essere comunque raffinato, contiene un eccesso di Iodio chimico  che può portare ad una tiroidite autoimmune in soggetti che hanno un patrimonio genetico suscettibile. Ottimo invece il sale marino integrale grigio oppure il sale rosa dell’Himalaya, ricchi entrambi di circa 80 elementi minerali.

I bambini, soprattutto quelli piccoli, non si chiedono mai se ciò che stanno assumendo come alimentazione, acqua, bibite, latte, caffè, alcolici, sale oppure dentifrici, chewingum, medicinali, tè, ecc. sono nocivi oppure no. È responsabilità dei genitori e della scuola informarsi correttamente e dare il buon esempio, dato che i bambini seguiranno ciò fanno gli adulti, perché si fidano (e d’altronde perché non dovrebbero?)

Recentemente è uscito un libro estremamente importante per chi è attento ad evitare i danni causati da un sistema di vita scorretto. The China Study è  una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie. Denuncia anche la disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Si tratta dello studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.


The China Study - Libro Da non perdere

mercoledì 5 ottobre 2011

I miei consigli per rimanere e tornare in salute (prima parte)

Entreremo più nei dettagli in seguito

Non sono in ordine d'importanza

The China Study - Libro


1) Idrata il tuo corpo con acqua pura in quantità. La maggior parte delle malattie comincia con la disidratazione a livello cellulare. Se non vi circola acqua a sufficienza, il tuo corpo diventa gommoso ed i vari tipi di circolazione; venoso, arterioso, linfatico, ecc., vengono notevolmente rallentati. Bevi la maggior parte dell’acqua lontano dai pasti; l’ideale sarebbe berne da ½ litro a 1 litro, un’ora prima dei pasti. Cerca di non bere mentre mangi; se ti viene voglia di bere significa che non stai masticando a sufficienza.

2) Elimina il fumo. Questo vale per qualsiasi tipo di fumo. Le sigarette producono miliardi di radicali liberi che danneggiano il DNA, riducono la capacità respiratoria, diminuiscono la resistenza fisica e sessuale, riempiono le donne di cellulite e di problemi mestruali, di cisti, di turbe dell’umore e distruggono la massa muscolare ed il collagene della pelle. Attivano l’insulina del pancreas logorando questo insostituibile organo. Anche i danni del fumo passivo sono ben noti. 

3) Elimina lo zucchero e tutti i dolcificanti artificiali: distruggono il sistema immunitario, favoriscono la cellulite, le malattie cardiovascolari, il morbo di Alzheimer, gli sbalzi di umore, l’obesità, la cataratta. Non abbiamo bisogno di zucchero, ma di zuccheri naturali contenuti nella frutta, nelle verdure e nei cereali integrali. L’aspartame: contiene il 10% di metanolo ed è instabile, a 37 gradi si trasforma in parte in formaldeide, sostanza altamente tossica per il nostro sistema immunitario e per il cervello. Una valida alternativa è la Stevia.

4) Evita il micro-onde: è devastante sul sistema immunitario. Dopo un pasto al microonde il sangue è completamento alterato nelle sue proporzioni per diverse ore. I cibi risultano maggiormente cancerogeni e con minore potere nutritivo. E' più salutare utilizzare il forno elettrico o a gas.

5) Evita bevande gassate, logorano le ossa perché bloccano l’assorbimento del calcio e inoltre alterano il sistema digestivo. Le bevande gassate e zuccherate fanno male ai reni, due o più lattine al giorno accelerano inesorabilmente il deterioramento dei reni. molte bibite contengono il sodio benzoato, un conservante che può essere nocivo se assunto continuamente, senza parlare dei coloranti aggiunti per invitare all’uso soprattutto i bambini. 

I bambini, soprattutto quelli piccoli, non si chiedono mai se ciò che stanno assumendo come alimentazione, acqua, bibite, latte, ecc. è nocivo oppure no. È responsabilità dei genitori e della scuola informarsi correttamente e dare il buon esempio, dato che i bambini seguiranno ciò fanno gli adulti, perché si fidano (e d’altronde perché non dovrebbero?) Recentemente è uscito un libro estremamente importante per chi è attento ad evitare i danni causati da un sistema di vita scorretto. The China Study è una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie. Denuncia anche la disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Si tratta dello studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie. Un testo momumentale che sta sollevando un polverone intorno alla medicina convenzionale in tutto il mondo. Il più importante studio epidemiologico mai realizzato, durato 27 anni e realizzato in collaborazione con varie università. 


The China Study - Libro Da non perdere

giovedì 14 luglio 2011

Usare la stevia al posto dello zucchero per dimagrire

La Stevia Rebaudiana è una pianta perenne della famiglia dei crisantemi che cresce in piccoli cespugli su terreni sabbiosi ed in montagna. E' originaria di una zona a cavallo del confine tra il Paraguay ed il Brasile ed in piena maturazione raggiunge gli 80 cm di altezza. Ha foglie verdi di forma oblunga con il bordo leggermente seghettato e fiori molto piccoli di colore bianco.
Conosciuta già nell'antichità da alcune tribù d'Indiani del Sud America che la utilizzavano abitualmente per dolcificare bevande e alimenti deve la sua diffusione a un botanico italiano, Santiago Bertoni che ne studiò le caratteristiche e i possibili usi.

Com'è usata

- Foglie fresche
- Foglie in polvere (20/30 volte più dolci dello zucchero)
- Estratto in polvere (200/300 volte più dolce dello zucchero)
- Concentrato liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero).
La scelta dipende dall'uso che abbiamo deciso di farne.
Nel caso abbiate trovato la pianta di Stevia e decidiate di preparvi da soli la polvere ricordate che la raccolta deve essere fatta avendo cura di lasciare due nodi pronti per la successiva vegetazione sulla pianta madre.
I rami recisi potranno essere messi ad essiccare in mazzetti appesi, oppure adagiati su di una rete in un locale ventilato ed all'ombra finché saranno completamente essiccati.
A questo punto basterà sbriciolare finemente le foglie usando un normale mixer da cucina.

La polvere dolcifica circa 20 volte in più dello zucchero e può essere aggiunta sia alle bevande che agli alimenti. Potete anche convertire la polvere in sciroppo basta sciogliere un teaspoon (che non è proprio un cucchiaino...) in due cup di acqua (nemmeno queste sono proprio tazze...). Fate bollire finchè non si sarà ritirata abbastanza acqua da formare uno sciroppo.
Ricordate però che sia la polvere che lo sciroppo ottenuto hanno un marcato retrogusto per cui è difficilmente mascherabile. In genere negli alimenti così come nelle ricette che in seguito vi forniremo, si utilizza l'estratto di stevia bianco.

Le foglie le potete masticare anche da sole come si fa per il gambo di liquerizia. Rimane un piacevole sapore in bocca che riduce il senso di fame e può essere un'alternativa agli snack che si consumano solo per toglierci la "voglia di qualcosa di dolce".


L'estratto si trova in polvere ed è quello più utilizzato in Giappone dove la Stevia si utilizza dal 1970.
Dolcifica 300 volte in più dello zucchero.
Sotto questa forma la Stevia può davvero trovare innumerevoli utilizzi ed essere un efficace sostituto dello zucchero (per abbassare le calorie) o dei dolcificanti sintetici (visto che non è del tutto accertata l'assenza di effetti collaterali a medio-lungo termine). A seconda della marca potete trovare un estratto che abbia un retrogusto più o meno marcato di liquerizia, ma non è possibile comunque eliminarlo del tutto quindi escludete di poter usare la Stevia come unico sotituto dello zucchero.

Il concentrato liquido di Stevia che trovate incommercio è di due tipi, uno chiaro e uno scuro.
Quello scuro è utilizzato per i suoi effetti medicamentosi. Ha infatti beneficio per il pancreas, è antifungino e antibatterico.

Per poterlo utilizzare dovete fare bollire due cup di acqua e aggiungervi 1/2 oncia (14 g) di Stevia liquida e poi lasciare bollire per qualche minuto. Conservate il liquido in una bottiglietta di vetro in frigorifero.
Se invece avete acquistato il liquido chiaro (che è quello più utilizzato) allora lo utilizzerete per dolcificare bevande e alimenti. Basta disciogliere un teaspoon di stevia in 3 tablespoon di acqua filtrata. Conservatelo in frigo.

L'estratto liquido di STEVIA potrà essere preparato con alcool a 95° (100 grammi per litro nel caso della polvere e 350 grammi per litro nel caso delle foglie fresche) e lasciando macerare il tutto 12 giorni (polvere) o 15 giorni (foglie fresche); basterà poi filtrare la soluzione e diluire l'alcool aggiungendo acqua nella proporzione di 1/2 litro d'acqua per litro d'alcool nel caso della polvere ed 1/3 di litro d'acqua nel caso delle foglie fresche. Per ridurre la quantità d'alcool basterà poi riscaldare la soluzione a fuoco lento (senza portarla ad ebollizione) in modo che l'alcool possa evaporare.
Successivamente si potrà, volendo, concentrare la soluzione a piacere facendola bollire; si potrà così arrivare fino alla consistenza dello sciroppo. Per ottenere un estratto con la capacità dolcificante pari a 70 volte circa quella dello zucchero si dovrà concentrare la soluzione di cui sopra (partendo da 1 litro di alcool) fino a portarla al peso di 200 grammi. A questo punto si sarà ottenuto l'equivalente di circa 14 chili di zucchero.

Stevia come sostituto dello zucchero

Chi non cerca un dolcificante totalmente naturale, a basso valore calorico, senza grassi, senza maltodestrine?
Lo zucchero raffinato è un carboidrato AIG (Alto Indice Glicemico), un uso eccessivo fa aumentare il livello d'insulina nel sangue quindi se assunto in eccesso si trasforma in grasso. Le alternative artificiali allo zucchero come l'aspartame sono una possibile risposta ma non la migliore se si considera che a caldo non dolcificano (e quindi non possono essere utilizzati per dolci e biscotti da forno) e hanno comunque un retrogusto sgradevole.
La Stevia può essere una valida risposta visto che è naturale, non apporta calorie e non ha controindicazioni (nemmeno a lungo termine).

Tutti possono trarre beneficio dall'uso della Stevia, ma in particolare i diabetici, chi per problemi di peso deve ridurre l'apporto calorico e i bambini:
- I diabetici fin'ora, avevano come unica alternativa allo zucchero i dolcificanti artificiali. Un eccessivo consumo di queste sostanze può causare problemi di salute se protratto nel tempo, soprattutto in alcuni soggetti particolarmente sensibili. Alternando invece la Stevia con i dolcificanti artificiali si può ridurne il consumo e limitare il rischio di effetti collaterali.
- Se si pensa che 2 cucchiai di zucchero hanno 40 calorie e che mediamente in America si assumono giornalmente 650 Kcal provenienti da zucchero, è chiaro intuire come la sostituzione dello zucchero con sostanze che non apportano calorie possa essere di grande aiuto per perdere peso. Se oltretutto lo possiamo fare senza assumere o limitare il consumo di sostanze potenzialmente dannose....
- I bambini consumano sempre più spesso gelati, patatine e quant'altro venga offerto loro dall'industria dolciaria che dal canto suo per affezionarli a sè abusa di grassi e zuccheri. Quest'ultimo è uno dei responsabili dell'aumento dell'obesità. Sostituire anche solo parzialmente lo zucchero raffinato con la Stevia, limitando l'uso dei dolcificanti artificiali, può senza dubbio essere d'aiuto per prevenire l'aumento di peso dei ragazzi.

In Giappone, la Stevia è addizionata agli alimenti e alle bevande da più di 20 anni: più precisamente si dolcificano caramelle, gomme da masticare, alimenti secchi e cereali, yogurt e gelati, tè e sidro, dentifrici e collutori, ma viene utilizzata anche per alimenti salati, dove contribuisce ad attenuare il gusto del sale (tipico della cultura agrodolce della cucina orientale).
La Stevia viene utilizzata per dolcificare molte bevande, perfino la Diet Coke. Il gusto della Steviaè unico: insieme al suo dolce sapore si avverte un leggero retrogusto di liquirizia.
Questo, purtroppo, è anche il suo limite.

Stevia e sicurezza per la salute

Come abbiamo già detto in precedenza, ad oggi non risulta alcuna notizia di controindicazioni all'uso della Stevia senza dimenticare che è utilizzata per dolcificare cibi e bevande dai nativi in Sud America da centinaia di anni, e consumata abitualmente in Giappone dal 1970. Non ci sono rapporti in cui si parli di casi in cui si siano verificate intossicazioni o effetti collaterali dovuti all'uso di Stevia.
Gli studi effettuati sugli animali per verificare eventuale tossicità e per individuare la dose letale hanno accertato che la dose letale è pressochè impossibile da raggiungere. Anche l'uso prolungato di Stevia non da nessun tipo di effetto collaterale.

Come coltivare la Stevia

Ciò che si usa della Stevia sono le foglie per cui qui di seguito troverete le indicazioni per per una corretta coltivazione privilegiando la produttività di foglie piuttosto che l'armoniosità della pianta.
La Stevia non presenta esigenze particolari. Può essere coltivata in vaso come in giardino.
Per ottimizzare la produttività della pianta la 1° cimatura dovrà essere eseguita quando le piantine avranno raggiunto l'altezza di 10-12 cm.
Andranno asportati gli apici vegetativi lasciando sempre 1-2 nodi con le relative foglie per permettere lo sviluppo dei getti ascellari i quali, una volta allungatisi, andranno, a loro volta cimati nel medesimo modo.
In totale si effettueranno 2 cimature.
Questo permetterà di ottenere una grande quantità di foglie e soprattutto un tenore zuccherino più concentrato.
Una volta "impalcata", la pianta sarà tagliata per la raccolta dei tralci solo quando questi avranno raggiunto la lunghezza di 50/60 centimetri; infatti le foglie adulte hanno una capacità dolcificante maggiore delle foglie tenere.
Benché' la Stevia sia considerata una pianta perenne, quindi caratterizzata da sufficiente resistenza e rusticità ai fini della coltivazione, è opportuno prestarle le dovute attenzioni se si vuole mantenere una pianta sempre in salute e con una produzione di foglie che sia apprezzabile per quantità' e qualità'.
Generalmente la maggiore produttività' coincide con il periodo che va dalla tarda Primavera all'inizio dell'Autunno. In questi mesi la pianta può' essere coltivata all'esterno, anche esposta alla luce diretta. In tali circostanze la pianta va innaffiata e concimata spesso.
Fate attenzione però che l'acqua non ristagni perchè farebbe marcire le radici. Innaffiatela quindi come si fa per i bonsai (togliendo il sottovaso così che l'acqua in eccesso scorra via).
Il substrato per le piante in contenitore è costituito da un miscuglio di torba bionda e torba scura (rapporto 60% e 40%), cui aggiungere 1 Kg per metro cubo di un concime a cessione controllata ed un elemento inerte per consentire un buon drenaggio dell'apparato radicale.
Può essere coltivata anche in piena luce ed e' in grado di resistere a temperature prossime a 0° C.
Le malattie che si riscontrano più di frequente nella coltivazione della Stevia sono soprattutto di natura fungina. Non ci sono problemi particolari a combattere tali miceti, ma, essendo la Stevia una pianta destinata all'alimentazione sia come prodotto fresco che sotto forma di polvere dolcificante, è opportuno non utilizzare prodotti antiparassitari.
Lo stesso dicasi per l'attacco di insetti fra cui prevale la farfallina bianca e gli Afidi. E' consigliabile ricorrere alla lotta integrata alternando la somministrazione di piretro naturale con l'immissione di predatori naturali. Per contenere al massimo i problemi fungini è consigliabile che l'acquisto della pianta venga fatto presso produttori professionali.

Fonte

Dove trovare la Stevia

In Italia non la puoi trovare nei negozi. Puoi procurartela in alcuni negozi on line:

1. Puritan Pride

2. Vitamin World

3. Stevia Germany

  Stevia